Il singolo che anticipa il secondo album del cantautore laziale
Un brano che racconta le vittime della guerra nella martoriata terra del Donbass
Pur essendo collocato temporalmente nella cosiddetta Campagna italiana di Russia (1941-1943) il brano è dedicato alle vittime della guerra in Donbass iniziata nel 2014. Trae ispirazione dalla fotografia di Kristina (23) e Kira Zhuk (11 mesi), a terra prive di vita dopo il bombardamento del 27 luglio 2014 nella città di Horlivka (Gorlovka in russo).
La canzone completa un trittico di brani (La tregua, Dno Dona, Gli angeli di Horlivka) presenti nel secondo disco dell’artista laziale e dedicati proprio a quelle terre martoriate. Horlivka, infatti, già nel 1941 è stata teatro di un duro scontro tra l’esercito sovietico e la divisione Pasubio del Regio Esercito, che la conquistò, mantenendone il controllo per alcuni giorni prima di essere sopraffatta e ricacciata verso ovest. Il collegamento tra gli eventi bellici, lontani tra di loro più di 70 anni, ma vicini nella loro tragicità, ha spinto l’autore a creare questo parallelismo. Gli angeli di Horlivka è stata iniziata nell’estate del 2014 e terminata nell’autunno del 2016.
Con l’aiuto dell’arrangiatore Gianni Ferretti si è individuata un’ orchestrazione vicina al pop sinfonico in cui ogni strofa ha una sua distinguibile linea melodica, i tre ritornelli una melodia comune.
Francesco Lattanzi nasce a Roma nel maggio 1972. Dall’età di 5 anni inizia ad avvicinarsi alla musica studiando da autodidatta. Nel 1981, suo cugino gli fa ascoltare “La voce del padrone” album appena pubblicato da Franco Battiato e, come di fronte a una folgorazione, il cantautore siciliano diventerà un riferimento imprescindibile per tutti gli anni ’80. In adolescenza sviluppa la passione per la scrittura. Sempre durante quegli anni prova ad avvicinare testi e musiche, ma arriva tardi alle prime vere e proprie canzoni. “Pietrogrado” e “Turno di notte” (canzoni contenute nel disco d’esordio dal titolo "Turno di notte”) sono i primi brani completi di testo e musica, messi su pentagramma. In questi anni da preponderanza all’aspetto letterario a scapito di quello musicale, spesso i testi (che prendono anche mesi e a volte anni di stesura) nascono interamente privi di musica, composta ad hoc solo successivamente. Subito dopo la laurea in lingue dell’Europa orientale, inizia a collaborare con il compositore e arrangiatore Gianni Ferretti. Parte del materiale viene inviato come demo a varie etichette discografiche e a rispondere per prima è la DC Records Italy di David Costa. Con questa etichetta firma nel settembre 2011 un contratto di tre anni e pubblica i due singoli “La volpe restò senza fiato” (che diventerà un video realizzato e diretto da Marco Mazzei) e “Uischi in de giar” (cover di un famoso brano folk irlandese). Nell’agosto del 2013 arriva, con la stessa etichetta, la pubblicazione del primo album “Turno di notte”. A Tivoli, dove da sempre risiede, nel 2015/2016 inizia le prime prove di registrazione di un nuovo album con la collaborazione di Andrea Mattei. Entra in contatto con il regista bielorusso Dmitrij Dedok, a cui assegna il compito di scrivere la sceneggiatura e dirigere il video per il brano “Gli angeli di Horlivka”, scelto come primo singolo del nuovo disco. Il videoclip viene interamente girato in Bielorussia. La lavorazione del disco richiede ancora diversi anni e il 18 maggio 2022 pubblica un omaggio a Battiato, ad un anno dalla scomparsa, registrando in video (con la regia di Daniele Coccia) la “Prospettiva Nevskij” presso il Jungle Music Factory. Bisogna attendere proprio la primavera del 2022 per completare le ultime registrazioni dell’album. In estate hanno luogo missaggio e mastering. Per l’uscita del primo singolo si sceglie la data dell’11 gennaio 2023, anniversario della scomparsa di Fabrizio De André, altro artista che ha molto influenzato Francesco.
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